DAL CORRIERE DELLE ALPI del 21 settembre 2017
Lilt, manca il dermatologo sospesi i controlli dei nei
Dalla primavera l’associazione è in cerca di un nuovo specialista per l’ambulatorio. Il servizio ora è a rischio. Nell’ultimo anno sono state visitate 2.400 persone di Paola Dall’Anese
BELUNO. Sospeso fino a data da destinarsi il servizio di ricerca dei nevi sospetti messo in piedi dalla Lilt bellunese. Il motivo? Non si trova il dermatologo.
Rischia grosso l’importante servizio che rientra nell’iniziativa “Battilo sul tempo”, che la Lega italiana contro i tumori ha messo in piedi in provincia ormai nel lontano 2007. Partito in sordina, negli anni l’ambulatorio è cresciuto in maniera esponenziale chiudendo la scorsa stagione, con ben 2.400 controlli in 10 mesi (da settembre a giugno), 30 visite a settimana e ben 200 invii al chirurgo per nevi sospetti. Un servizio utilissimo che viene fruito non solo dai bellunesi, ma anche da utenti provenienti da fuori provincia, come la vicina Vittorio Veneto, Treviso e anche da Venezia.
«L’ultima dermatologa che ha prestato servizio all’ambulatorio arrivava da Spoleto», precisa Ilva Dal Pont della Lilt e segretaria dell’ambulatorio, «ed è stata assunta al San Martino di Belluno in estate. Sapevamo che se ne sarebbe andata ancora dalla scorsa primavera e da allora abbiamo iniziato la ricerca di un nuovo specialista. L’intera associazione si è messa in movimento per trovare un dermatologo in grado di garantire il servizio. Ma ad oggi ogni tentativo è stato vano», dice con rammarico Dal Pont.
«Per la nostra attività», spiega, «abbiamo bisogno di un dermatologo specializzato, un libero professionista che possa venire a Belluno due volte a settimana. Stiamo cercando su tutti i canali, ma non è facile, anche perché gli specialisti in questa branca sono pochi, proprio per quel numero chiuso che è stato imposto da Roma. E poi per uno che vive e opera a Padova piuttosto che a Pordenone non è così breve arrivare a Belluno».
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